Oggi, a chiusura di un anno sociale a dir poco “atipico”, risulta naturale riflettere sui possibili pilastri per definire un Lionismo moderno, solido, capace di rispondere al meglio ai bisogni di una società in continua evoluzione e cambiamento, adattandosi ad essa e garantendo al tempo stesso continuità d’azione.
Esistono diversi strumenti che, se ben utilizzati, possono rivelarsi utili in tal senso.
Di seguito ne sono riproposti cinque che simpaticamente iniziano tutti con la lettera “C” rendendoli più facili da ricordare: le 5 “C” per un lionismo moderno.
1) CONOSCENZA, fatta di formazione, ovvero di comprensione delle regole, dei valori, dei ruoli e degli obiettivi della nostra associazione, finalizzata alla partecipazione attiva dei soci, che esalta quel senso di appartenenza che, come Lions, ci contraddistingue.
2) COERENZA, rappresenta la concreta volontà di applicazione a tutto tondo, nel nostro agire da Lions, del motto “We Serve”, mettendo a disposizione il nostro tempo, le nostre braccia, ma soprattutto il nostro cuore.
3) CONSAPEVOLEZZA, intesa come la necessità di comprendere ed interpretare i bisogni della società contemporanea e, quindi, l’esigenza di uniformare i nostri comportamenti ed obiettivi lionistici ad una realtà che è in continuo cambiamento.
4) CONDIVISIONE, si configura come parola d’ordine per essere promotori della diffusione di idee e comportamenti e, al tempo stesso, per sollecitare la realizzazione di iniziative comuni, nella consapevolezza che l’agire in forma associata, ai vari livelli, valorizzi il contributo dei singoli club e, a maggior ragione, delle singole persone.
5) COSTANZA, è fondamentale per garantire continuità all’azione di rinnovamento a cui, oramai da qualche tempo, stiamo assistendo ed a cui in molti stanno partecipando attivamente, quali protagonisti consapevoli.
Consapevoli che il percorso che abbiamo davanti non sarà sempre rettilineo – si pensi ai mesi appena trascorsi in piena pandemia – e che dobbiamo essere pronti al fatto che vi saranno resistenze, anche solo legate ad abitudini difficili da abbandonare o, quanto meno, ridimensionare, possiamo provare ad ispirarci a questi strumenti per costruire service sempre più efficaci ed incisivi nel soddisfare i bisogni del territorio su cui agiamo.