Renato Dicati, laurea in astrofisica che da oltre 40 anni si dedica alla divulgazione scientifica, ha piacevolmente condotto una serata con i soci del Milano Galleria, del satellite Legalità e Società Civile e del Milano Madonnina, sull'interesse dei viaggi verso il pianeta più simile e più vicino al nostro dopo Venere.
Dopo una veloce carrellata attraverso i pianeti del sistema solare ed in particolare sulle differenze/affinità della nostra Terra e del pianeta "dei marziani" Marte che ruota su un asse inclinato come la Terra e la durata della sua rotazione dura come quella della Terra, poco più di 24 ore. Tra i più celebri astronomi che si dedicarono agli studi del pianeta rosso, si distinse il nostro Giovanni Schiaparelli dall’osservatorio milanese di Brera, che per primo evidenziò linee scure detti canali che per decenni hanno fatto pensare all’esistenza di un “sistema idrografico”. L’idea di un pianeta abitato da marziani è lo spunto per la fiction radiofonica del 1938 ideata da Orson Welles che diffonde il panico tra i cittadini americani.
Il primo lancio verso Marte è opera dei russi con il lancio di Mars 1, con scarsi risultati, mentre due anni dopo la serie di lanci americani Mariner 4 e successivi rivelarono calotte polari e rilievi della zona equatoriale rivelando un tratto completamente nuovo del pianeta rosso. I lanci successivi, russi e americani, portarono orbiter sempre in orbita intorno a Marte e lander (piccole macchine robot semoventi) che atterrarono sul suolo fornendo informazioni di dettaglio sulle composizioni chimiche del suolo di Marte.
I successivi sistemi di lancio Mars e Phobos russi e Viking americani effettuarono anche le prime analisi destinate alla ricerca di forme di vita. Ma non solo le due superpotenze sono interessate a Marte, anche i cinesi con la loro missione Taiwen 1 (nota precedentemente anche come HX-1 o Mars Global Remote Sensing Orbiter and Small Rover). È costituita da un orbiter e un rover, lanciati il 23 luglio del 2020 e arrivati in orbita marziana il 10 febbraio 2021. C’è poi la missione Hope degli Emirati Arabi Uniti con l'obiettivo principale di monitorare la meteorologia e la climatologia marziana con tre strumenti scientifici: Emirs, Exi ed Emus.
In conclusione di serata la chicca dell’astrofisico Dicati, che è anche membro dell’Usfi, Unione Stampa Filatelica Italiana e collabora con i periodici “Il Collezionista” e “l’Arte del Francobollo”, dove commenta gli eventi dell’astronautica e delle scienze astronomiche, ci ha presentato due buste primo giorno con il logo Lions Club International, riscuotendo l’applauso dei presenti.
Gianni Allegretta